Conferenza Internazionale
“La Green Economy nella regione appenninica”
La Conferenza si propone di fare il punto su alcuni approcci alla green economy in aree complesse e di comporre, selezionando metodologie e buone pratiche, una cornice per lo studio di una strategia di sviluppo green nella regione appenninica, che si dimostri coerente con i bisogni locali e integrata a livello istituzionale e in linea con le esperienze internazionali.
La Conferenza si rivolge a enti di livello nazionale, regionale e locale, alla comunità scientifica, alle imprese e a tutti gli stakeholder interessati allo sviluppo sostenibile della montagna (Sintesi della Relazione sullo stato delle Alpi (link al file)).
TEMI E SESSIONI
Gli interventi si articoleranno intorno a tre temi principali che costituiranno altrettante sessioni di lavoro parallele:
1. Green economy e gestione delle risorse naturali
Verranno presentati nuovi modelli per l’uso sostenibile delle risorse naturali con finalità di generazione di valore economico (ad esempio l’uso del suolo e delle foreste). Nei modelli proposti si cercherà di valutare le possibilità dell’eco-innovazione rispetto al sistema industriale appenninico e in particolare ai servizi ecosistemici (ad esempio le filiere agro-alimentari, il riciclo dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico). Particolare attenzione sarà rivolta agli approcci che considereranno la mitigazione e/o l’adattamento ai cambiamenti climatici e alle iniziative di mitigazione degli squilibri relativi a bio-diversità e specie protette. Si discuterà infine di come un’economia circolare può agevolare la transizione verso la produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione degli scarti.
2. Green economy e politiche pubbliche
In questa sessione, si discuterà il ruolo che gli attori pubblici, a diversi livelli amministrativi, possono svolgere nella creazione delle condizioni per un mercato “verde”, che generi innovazione mantenendo vive le tradizioni locali. Gli Appennini sono parte integrante del sistema montano Europeo e possono svolgere un ruolo di guida nello sviluppo della green economy, anche attraverso politiche pubbliche innovative. Si individueranno dunque modelli di governance per il sostegno a filiere di produzione sostenibili, si selezioneranno le possibilità offerte per il disegno di politiche green da finanziamenti nazionali e internazionali (ad esempio, la Strategia nazionale per le Aree Interne, la Legge sulle Aree montane, i Fondi Europei) e da una transizione a una fiscalità verde. Si discuteranno infine le potenzialità delle aree appenniniche rispetto allo sviluppo di smart city e infrastrutture digitali.
Slide Intervento Dott. Giovanni SANTOPUOLI (Ricercatore del Centro ArIA)
3. Green economy, finanza, lavoro e imprese
La sessione si concentrerà sul ruolo delle imprese, sia tradizionali sia innovative, per la sperimentazione di modelli di business eco-sostenibili, rivolti alla crescita di settori chiave per la green economy nell’area appenninica (ad esempio il turismo, il settore delle costruzioni, l’agroalimentare). Sarà valorizzato il contributo all’innovazione d’impresa fornito da aziende private, associazioni imprenditoriali, amministrazioni pubbliche e istituzioni di ricerca. Saranno inoltre presentate iniziative di supporto alla creazione di green jobs. Un’attenzione specifica sarà rivolta al ruolo del settore energetico, alle agevolazioni economiche e all’accesso al credito da fonti di finanziamento private e da Programmi Finanziari e organizzazioni europee a vantaggio del settore privato e di enti territoriali (ad esempio, green bonds).
TAVOLA ROTONDA
Le possibilità offerte dalla green economy nel disegno di politiche e azioni per la ricostruzione post-terremoto
Un ulteriore approfondimento sarà dedicato al legame tra green economy e ricostruzione post-terremoto, di cui si discuterà nell’ambito della tavola rotonda coordinata dall’Università di Camerino. Amministrazioni, enti territoriali, nazionali, centri di ricerca e associazioni discuteranno di come la ricostruzione nelle regioni del Centro Italia colpite dai sismi sia un’opportunità per l’affermazione di un modello di green economy in Appennino.