Il sistema Castel del Giudice


Il Sistema Castel del Giudice

Luogo: Castel del Giudice – Provincia di Isernia

Anno: 1998 -2016 – Promosso da: Comune e cittadinanza

Aree tematiche: Produzioni Agro-alimentari, Sanità e assistenza sociale, Tutela attiva del territorio, Valorizzazione risorse naturali, culturali, e turismo sostenibile

Descrizione

Castel del Giudice è un piccolo Comune (350 abitanti, in buona parte anziani) in provincia d’Isernia, nell’alto Molise, ai confini con la provincia di L’Aquila. Un Comune che ha dato vita a un micro-modello di sviluppo locale basato su una governance consapevole e partecipativa. Tre gli interventi trainanti, realizzati o in fase di completamento:

1.Le residenze per anziani

Il primo è quello delle residenze per anziani: partendo dalle necessità assistenziali della popolazione, in maggioranza in età senile, il Comune ha promosso la costituzione di una società fra i cittadini, che hanno investito i loro averi per il recupero degli edifici scolastici ormai inutilizzati al fine di realizzare una residenza assistita per anziani autosufficienti e una residenza sanitaria assistenziale per anziani non autosufficienti, bisognosi di costanti cure mediche. La San Nicola srl, che gestisce entrambe le strutture, dà già lavoro a 20 operatori qualificati che forniscono agli ospiti ogni genere di servizio e di assistenza medica. Il tasso di senilità della popolazione, dunque, da elemento di svantaggio è diventato un’opportunità produttiva che favorisce la coesione sociale e lo scambio generazionale. L’intervento è motivo di orgoglio locale anche perché è l’unica struttura del genere accreditata in tutta la Regione Molise. Grazie all’azionariato popolare qui si registra un notevole risparmio sui costi per ogni singolo degente, soprattutto se confrontati con quelli degli ospedali.

2.Il meleto biologico

Anche nel caso del secondo intervento, il Comune si è fatto promotore del recupero di terreni agricoli abbandonati e rimasti incolti per moltissimi anni, costituendo la Melise srl, una società che ha messo a coltura 48 ettari di mele biologiche, dando lavoro stabile a quattro dipendenti, oltre ad una ventina di avventizi per le lavorazioni stagionali. L’intervento ha ricevuto il supporto tecnico dell’Università di Ancona e di quella del Molise. Il prodotto da banco viene smerciato attraverso una filiera corta che ha messo l’azienda in contatto e collaborazione con gruppi di acquisto solidale di Lanciano, di Sora, di Frosinone, di Vasto e di Roma. Il prodotto di seconda scelta, le mele di pezzatura piccola o quelle ticchiolate, invece, vengono vendute a un’azienda del Salernitano, che ne fa una purea semilavorata, con la quale la multinazionale tedesca Hippy produce cibi per l’infanzia.

3.L’albergo diffuso

Il terzo intervento, ancor più strategico per il futuro della piccola comunità di Castel del Giudice, è quello ancora in corso per realizzare a Borgo Tufi, nel cuore antico del paese, un albergo diffuso, ovvero un modello di struttura ricettiva ampio ed elastico, definibile come “paese albergo”, particolarmente adatto per i piccoli centri storici o gli insediamenti rurali e montani. Anche in questo caso sono stati riutilizzati edifici non più in uso (residenze, stalle, fienili, magazzini) a causa dello spopolamento del paese. Lo strumento operativo per realizzare un’impresa così complessa e ambiziosa è stata la Società di Trasformazione Urbana (STU) che ha facilitato le procedure burocratiche e ha rilevato la proprietà degli immobili a un prezzo concordato con i proprietari; il suo capitale è per il 20% in mano al Comune e per l’80% a privati, che sono stati selezionati con un bando pubblico. Tutti i fabbricati sono stati recuperati con la volumetria originaria e utilizzando pregiati materiali della zona, adottando tecnologie d’avanguardia per la sicurezza antisismica, nel pieno rispetto della tipologia costruttiva locale. Una sezione dell’albergo diffuso ha iniziato ad operare già dalla fine dell’anno 2015 con i primi 70 posti letto, il centro benessere e il ristorante gestito da cuochi della Scuola di Niko Romito. La struttura mira ad attrarre un turismo consapevole, che può far leva sulle bellezze paesaggistiche incontaminate delle zone limitrofe, sfruttando anche la vicinanza con località più note come Pietrabbondante, Agnone o Roccaraso.

Obiettivi

Contrastare il progressivo spopolamento e rilanciare l’economia e l’attrattività del paese attraverso:
• il pieno coinvolgimento della comunità locale

  • il ribaltamento degli elementi di marginalità e abbandono in leve e fattori di sviluppo, trasformando le debolezze in opportunità e invertendo le tendenze allo spopolamento con iniziative e atti concreti.

Partnership

Comune, imprenditori privati e cittadini privati che hanno finanziato le relative operazioni.
L’intero progetto di sviluppo locale è stato inoltre garantito, a livello creditizio, dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma.

Risultati

Inversione della tendenza allo spopolamento e rilancio dell’economia locale:
• Residenze per anziani: realizzazione della Residenza Assistita (15 posti letto), in fase di ristrutturazione, e la Residenza Sanitaria Assistenziale (23 posti letto), che accolgono complessivamente oltre trenta anziani, autosufficienti e non, bisognosi di cure mediche costanti, creando occupazione per 20 persone;

  • Meleto biologico: messa a coltura di 48 ettari di terreno precedentemente incolto; occupazione per 4 addetti stabili e di oltre una ventina di stagionali.
  • Albergo diffuso: recupero, consolidamento e ristrutturazione degli edifici del Borgo Tufi ai fini turistico-recettivi, con attivazione a fine anno 2015 dei primi 70 posti letto sui 120 complessivi.

Aggiornamenti

  • Nel 2009 Legambiente, in collaborazione con l’Anci e con Symbola, ha attribuito a Castel del Giudice il premio “Futuro italiano” per l’innovazione territoriale.
  • Il 12 luglio 2014 il Comune molisano ha ricevuto il Premio “Angelo Vassallo”, promosso da Legambiente, Anci, Slow Food, Libera, Comune di Pollica e Federparchi, assegnato ogni anno agli amministratori di piccoli Comuni italiani impegnati in politiche lungimiranti e innovative che abbiano al centro l’ambiente e la valorizzazione del territorio. L’iter del Premio si è concluso il 10 ottobre a Castel del Giudice con la Giornata di educational ‘Verso una rinascita dei borghi italiani’ promossa da Legambiente nazionale e sostenuta da Enel con un audit energetico del paese.
  • Il 26 settembre 2014 gli è stato assegnato il Premio Internazionale “Fabbrica nel Paesaggio 2014”, rivolto alle istituzioni locali che abbiano attuato iniziative di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione, gestione del territorio e che, quindi, si siano contraddistinte negli ultimi anni nella valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio.
  • Il 19 settembre 2015 l’Associazione dei Comuni Virtuosi ha premiato il Comune di Castel del Giudice per “la Gestione del Territorio”, “per la capacità dimostrata nel recupero di terreni e strutture abbandonate, che hanno portato sostenibilità, occupazione e miglioramento della qualità della vita là dove c’era degrado e spopolamento”.
  • Dal 16 al 18 ottobre 2015 Castel del Giudice ha ospitato la seconda Assemblea Nazionale organizzata da Slow Food Italia, che ha posto al centro del dibattito la questione delicata degli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino.
  • Il 10 novembre 2015 Castel del Giudice è entrato ufficialmente a far parte dell’Associazione dei “Comuni Virtuosi”.