Nel quadro del programma di ricerca Vulnerabilità, Innovazione, Invecchiamento, Occupazione, Abitabilità – VIVEHab, il Laboratorio di Eccelenza Innovation et TERritoire de Montagne – LabEx IteM – organizza in partenariato con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano Bicocca un convegno internazionale sul tema «Abitare la montagna» che si svolgerà a Milano nei giorni 11 e 12 luglio 2018. (Programma)
Presentazione Dott.ssa Antonella GOLINO
SINTESI A CURA DEL COMITATO ORGANIZZATORE
– Florent Cholat, geografo, Université Grenoble Alpes / Università degli studì di Milano Bicocca
– Matteo Colleoni, sociologo, Università degli studì di Milano Bicocca
– Luca Daconto, sociologo, Università degli studì di Milano Bicocca
– Luc Gwiazdzinski, geografo, Université Grenoble Alpes
La montagna è da sempre stata un territorio sottoposto a una molteplicità di vincoli: pendenze, scarsità di spazio, condizioni climatiche e stagionali, isolamento, relativa distanza dagli altri. Questa particolare geografia è allo stesso tempo un elemento di attrattività e profitto (es. turismo), un forte vincolo allo sviluppo territoriale (Attali, Dalmasso, Granet-Abisset, 2014) e generatrice di pressioni ambientali e conflitti d’uso, ma anche fonte di innovazione sociale (Klein, 2016) e di creatività in termini di occupazione spaziale, gestione delle risorse, organizzazione del lavoro (multi-attività, ecc.), di residenza, governance e di ritmi di vita (es. alternanza stagionale).
I vincoli della montagna costringono l’innovazione e un costante adattamento da parte delle popolazioni (Terrier, 2011), delle organizzazioni e degli attori locali, dell’economia e dei servizi, con delle specificità in termini di stagionalità, bassa densità e vulnerabilità sociale. Questi vincoli concorrono a definire una condizione «montana» e una specifica «abitabilità» nel senso dato dal geografo Eric Dardel, ossia una modalità di conoscenza del mondo e un «tipo di relazioni affettive lontano da un approccio astratto o da uno spazio tecnocratico» (Dardel, 1952), che vorremmo definire secondo un approccio cronotopico (Drevon et al., 2017).
La conferenza si propone di interrogare e di precisare il concetto di «abitare la montagna» raccogliendo contributi teorici ed empirici su casi alpini o di montagna. Nello specifico, intendiamo approfondire le risposte degli abitanti (temporanei o permanenti) e le iniziative giuridiche, economiche, sociali, ambientali e comunitarie che, a livello individuale o collettivo, si sviluppano per far fronte ai vincoli della montagna.
La vulnerabilità (Soulet, 2005) e la precarietà delle persone, delle organizzazioni e dei territori saranno anche esaminate in base alla loro capacità di riprodurre forme di vulnerabilità, ma anche rispetto alla loro capacità di superarla attraverso l’innovazione ordinaria (Alter, 2000) sociale e tecnologica, o addirittura di renderla un bene, una risorsa specifica (Gumuchian, Pecqueur, 2007), che contribuisce all’abitabilità dei territori di montagna (memoria, cultura, economia locale, tessuto associativo, ecc.) e al benessere sostenibile, che si sta cercando attualmente di definire attraverso degli indicatori (Le Queau, 2014 ; Lepage, 2011).
In un contesto di incertezza e di fronte alle questioni legate ai cambiamenti climatici, i saperi e le competenze, le forme di organizzazione flessibili, agili, leggere, alternative e temporanee sviluppate in montagna in termini di adattamento e abitabilità, possono interessare anche altri tipi di contesto e scale.
COMITATO SCIENTIFICO
Università degli studì di Milano Bicocca : Matteo Colleoni, Luca Daconto
Université Grenoble Alpes : Pierre Le Quéau, Catherine Gucher, Florent Cholat, Luc Gwiazdzinski
Libera Università di Lingue e Comunicazione : Manuela DeCarlo, Marco Maggioli
École Polytechnique Fédérale de Lausanne : Vincent Kaufmann
Polytecnico di Milano : Stefano Stabilini, Paola Pucci