La spina dorsale dell’Italia: le aree interne
L’Area del Fortore del Molise
contro abbandono e spopolamento
Il Comitato Tecnico Aree Interne della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche di Coesione ha approvato la Strategia d’Area del Fortore, seconda area in Molise (dopo il Matese) individuata dalla SNAI Strategia Nazionale Aree Interne.
La sottoscrizione da parte della Dott.ssa Sabrina Lucatelli Coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne implica che l’esito del processo istruttorio in collaborazione con il Comitato ha rispettato le caratteristiche richieste dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 e ha soddisfatto le procedure indicate nel documento “Linee guida per la Strategia d’Area”.
Due gli anni di lavoro congiunto sul territorio e nel territorio del Fortore, composto da 12 Comuni: Campolieto, Cercemaggiore, Gambatesa, Gildone, Jelsi (ente Capofila), Macchia Valfortore, Monacilioni, Pietracatella, Riccia, Sant’Elia a Pianisi, Toro e Tufara. L’area partendo dalle sue criticità ha avanzato proposte per ripristinare i servizi di base con il fine ultimo di arginare lo spopolamento e rilanciare il territorio.
Salute, istruzione, sviluppo locale, mobilità, gli asset degli interventi previsti, a cui il Centro ArIA (Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini) dell’Università degli Studi del Molise, attraverso i suoi ricercatori e sotto la Direzione del Prof.re Rossano Pazzagli e del Presidente Prof.re Marco Marchetti, ha fornito assistenza tecnica, nelle varie fasi di scrittura della Strategia in accordo con la Regione Molise.
FOR CARE – Ambiente, Salute, Welfare questo il titolo della Strategia che vedrà la sua implementazione nei prossimi tre anni, dopo la firma dell’Accordo di Programma Quadro per le aree interne.
Cospicue le risorse finanziarie messe a disposizione che ammontano a 7,457 milioni di euro di cui 3,740 milioni a valere sulla legge di stabilità.