XI Convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente


Il Centro ArIA all’XI Convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente

 

Si è tenuto a Chieti il 22 e 23 settembre 2017 l’XI Convegno nazionale dei sociologi dell’ambiente dal titolo Mutamenti ambientali, territori e dinamiche migratorie.

Al centro degli interventi il tema dei mutamenti ambientali e climatici che costituiscono, ai diversi livelli territoriali e nell’estrema varietà delle loro manifestazioni, tra le principali sfide di fronte a cui si trovano le politiche pubbliche, nella loro variegata scalarità geografica, dove le amministrazioni cittadine operanti in reti internazionali contribuiscono ampiamente, a loro modo, alla governance globale. Da un lato, le differenti realtà territoriali, nelle complesse dinamiche della loro interazione con altre realtà a livello globale, costituiscono il luogo dell’emissione di gas serra; d’altro lato, le principali conseguenze dei mutamenti climatici, si concretizzano in una varietà di fenomeni che investono singolarmente i differenti territori (desertificazione, alluvioni, salinizzazione dei suoli). A questo si aggiunge il potenziale ruolo delle reti locali e planetarie nell’elaborazione di risposte creative alle problematiche ambientali.

Un aspetto di particolare rilievo destinato a presentarsi in misura crescente con i caratteri dell’emergenza, consiste nella relazione sussistente tra mutamenti climatici, degrado ambientale e flussi migratori.

Al cuore del convegno s’indirizza la relazione di Antonella Golino, Borsista di Ricerca del centro ArIA, dal titolo Strategia Nazionale Aree Interne e ruolo dei migranti all’interno del Panel Territorio, agricoltura, aree fragili.

Partendo dalle azione cardine della SNAI che intende sviluppare le aree interne attraverso la promozione del mercato e il ripristino di cittadinanza, da un lato sospingendo lo sviluppo locale, intensivo ed estensivo, nei punti di forza di questi territori: agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia; dall’altro, riequilibrando l’offerta dei servizi di base: scuola, salute, mobilità e rete digitale, è stato analizzato il ruolo dei migranti come risposta allo spopolamento di tali aree.

Se lo scopo della Strategia è il “riequilibrio dell’offerta di servizi di base” il ruolo dei rifugiati diviene centrale all’interno delle decisioni pubbliche.

Le “nuove popolazioni” sono viste come una componente cruciale per lo sviluppo delle aree interne e soprattutto una risposta al problema dello spopolamento: giovani agricoltori o nuovi contadini, montanari per scelta, persone che rinunciano alla vita di città sempre meno sostenibile, lavoratori autonomi, quelli dei green jobs, rural users (Meloni, 2006), residenti part-time o definitivi.

Una mappatura delle aree pilota SNAI nelle aree in cui la strategia è stata approvata, è servita a descrivere il ruolo dei migranti, ovvero se e come siano stati inseriti in un’ottica di sviluppo territoriale, prestando attenzione ad un caso studio del Casentino-Valtiberina in Toscana, esempio virtuoso di perfetta integrazione tra popolazione straniera e autoctoni in un’ottica di sviluppo locale.

 

 

Link del convegno: https://cisa2017.com