EKSOSKE 2017 – Eksotecture & Eksoskape


 Le Aree Interne meno infrastrutturate della penisola potrebbero essere considerate dei laboratori dove reinventare un nuovo patto tra natura e città per un nuovo scambio socio economico tra culture diverse:
 
a) Nuovi contadini e agricoltori urbani promuovono una rigenerazione agroforestale attraverso le infrastrutture verdi urbane.

b) Giovani innovatori e cittadini anziani ripopolano borghi disabitati con nuovi modelli di residenzialità e di lavoro. 

 

Le reti millenarie devono essere completate per farci vivere finalmente nella città infinita. Infrastrutture esoscheletriche ibride intrecciano natura e città, architettura e ingegneria, salute e felicità, gioco e lavoro, in uno spazio ed una economia circolari dove energia e tempo non vengono distrutti ma trasformati.  Glocalopoli è già nata, dobbiamo solo imparare a riconoscerla. Due differenti linee di ricerca nazionali, con i loro rispettivi team, possono unire metodologie innovative di progettazione architettonica per lo sviluppo industriale di concrete applicazioni. E’ urgente un orizzonte di soluzioni basate su principi naturali per la salute e la sicurezza glocale.

 

Questi due gruppi di ricerca, appena conosciuti, si sono immediatamente convinti della straordinaria complementarietà tra il Plane Tree Cube del prof. Ferdinand Ludwig (TUM di Monaco) e gli esoscheletri multifunzionali del prof. Stefano Panunzi (UNIMOL di Campobasso). Due soluzioni differenti che potrebbero fondersi creando uno straordinario organismo ibrido per un nuovo patto tra città e natura, più evoluto e complesso, soprattutto adatto al clima ed ai rischi che caratterizzano il territorio italiano e quello mediterraneo.  Il primo scambio accademico è iniziato nel Giugno 2017 con una borsa Erasmus (Staff Training)  ed una domanda congiunta CRUI-MIUR-DAAD per un programma di scambi per il 2018-2019, con l’obiettivo di preparare e confermare la potenziale sinergia virtuosa tra la cultura tedesca e quella italiana, eccellenza tecnica e  creatività innovativa, affiancate da un processo selettivo per nuove generazioni di progettisti multidisciplinari. Questo primo nucleo interdisciplinare estenderà nel 2018-2019 la sua rete all’Università di Nantes e al Centro “Le Macchine dell’Isola” (Nantes, FR), all’Imperial College di Londra che con l’Università di Grenoble sono partner nel progetto META-FORET.  
 

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